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JODAL nasce nel 1992 come azienda concessionaria di prodotti per parrucchieri.
I suoi creatori, Giovanni Magarotto e Luigi Dal Mas, si propongono di offrire ai propri clienti marchi esclusivi come Joico, il primo marchio che Jodal ha distribuito nel 1992 e dal quale ha ispirato il suo nome.

Presente su tutto il territorio nazionale, è un’azienda ben strutturata che vanta diversi agenti siti sul territorio nazionale.

L’intero parco IT aziendale è strutturato per essere centralizzato in un punto nevralgico (server) a cui, ogni utente, in base all’attività svolta, accede mediante le sue credenziali alle cartelle di suo interesse, e ove necessario, utilizzando connessioni in VPN debitamente protette.

Il tutto ovviamente è poi protetto e salvato (backup) in perfetto stile MSP, e costantemente gestito dai nostri sistemi di monitoraggio.

CASO:
Tramite una mail indirizzata all’ufficio spedizioni, una delle varianti di Cryptovirus, spacciandosi per GLS (uno dei corrieri più utilizzati dal nostro cliente), riesce ad infettare e insidiarsi nella rete del cliente.

SOLUZIONE:
All’epoca, proprio per evitare danni a seguito di un’infezione da Cryptovirus, avevamo implementato i controlli, creando un “file civetta” installato su ogni singolo dispositivo gestito.

Nel caso in cui questo file fosse stato modificato, si sarebbe azionata una reazione automatica che avrebbe disabilitato le schede di rete di tutti i dispositivi collegati sul quel preciso cliente, e avrebbe inviato un allert anche a mezzo mail al nostro supporto tecnico, per avvisarci dell’infezione in atto e quindi darci il tempo di intervenire senza mettere a rischio ulteriormente la rete e i dati dei nostri clienti.

RISULTATO:
In quell’occasione il file civetta ha funzionato alla perfezione; abbiamo avuto modo di verificare e isolare l’infezione al solo dispositivo che lo aveva contratto, in tempi rapidi e contenendo la perdita di dati a quell’unico computer.

L’azienda ha subito un fermo aziendale di circa 30 minuti, trascorsi i quali, 39 utenti su 40, hanno potuto riprendere la propria attività lavorativa normalmente. Il quarantesimo, ha dovuto pazientare qualche minuto in più, il tempo necessario a ripristinare il suo utente su un pc muletto, consentendoci di poter procedere alla formattazione dell’ammalato.

E in quel caso, oltre a non aver pagato nessun riscatto, i dati persi, sia di critici che non, è stato pari a zero.